Area MIGRAZIONI

Intercultura • Diversità • Accoglienza

Dal 2014 la Cooperativa Alice ha deciso di mettere a disposizione anche in questo ambito la propria pluriennale esperienza nel campo dell’accoglienza, intraprendendo un lungo percorso formativo e organizzativo finalizzato ad offrire servizi qualitativamente adeguati e conformi con quanto previsto dalle normative di settore. Nonostante le esperienze drammatiche vissute nel paese di origine e durante il viaggio, le persone che giungono presso le nostre strutture di accoglienza sono prima di tutto portatrici di risorse. L’obiettivo di Alice è lavorare per sostenere, risvegliare (laddove fossero sopite) e potenziare queste risorse. L’approccio di lavoro è improntato al riconoscimento delle capacità individuali e del protagonismo di ognuno nel delineare il suo percorso. Ci rifiutiamo di vedere i nostri beneficiari come passivi ricettori dei servizi che siamo tenuti ad erogare (come da accordi con la committenza), ma li pensiamo piuttosto come co-costruttori attivi del loro progetto di vita e sviluppo.

Milioni di donne, uomini e bambini fuggono dai loro territori di origine a causa di calamità naturali, guerre, terrorismo e povertà (migrazioni forzate). Iniziano così viaggi improvvisati ed interminabili, ricchi di insidie, ignari di quello che potranno trovare, nella speranza di approdare in un luogo dove possano essere riconosciuti i loro diritti fondamentali. Spesso purtroppo le loro aspettative non si concretizzano e queste persone si ritrovano lontane da casa, in contesti altrettanto discriminatori e violenti, dai quali solo alcuni riescono a scappare affrontando nuove insidie.
Anche una volta arrivati sul territorio europeo lo scenario non è quello sperato: la paura dello straniero, il bisogno di “difendere” il proprio confine nazionale, la xenofobia e il razzismo (ciò che viene anche chiamata “violenza strutturale”) mettono in secondo piano il dovere di tutela dei diritti.

Accoglienze diffuse: inserimento di poche persone (4/6) in alloggi situati all’interno di centri abitati, presupposto fondamentale per favorire una reale integrazione dei beneficiari all’interno del contesto in cui vivono.

Equipe multidisciplinare: educatori professionali, psicologi, mediatori linguistici e culturali.

Mansionari degli operatori differenziati in base alle varie aree di intervento con l’organigramma dei servizi dell’area che prevede la presenza delle seguenti figure:

  • responsabile di area: monitora la corretta gestione dei servizi dell’area, supporta le equipe e cura i percorsi di formazione/supervisione, mantiene i rapporti istituzionali e con le committenze;
  • responsabile di servizio: cura i rapporti con le istituzioni, con gli stakeholder e i fornitori, monitora l’andamento del servizio e i percorsi individualizzati;
  • op. dell’accoglienza: gestione del quotidiano, monitoraggio dell’aspetto sanitario e accompagnamenti sul territorio;
  • op. integrazione sociale: cura le reti territoriali per favorire l’inserimento dei beneficiari all’interno di contesti culturali, formativi, sportivi e ludico-ricreativi;
  • op. formazione linguistica: cura il percorso formativo relativo all’apprendimento della lingua italiana;
  • op. legale: si occupa di informare i beneficiari rispetto al sistema di accoglienza per i richiedenti asilo e rifugiati in Italia e li supporta in tutte le fasi del loro percorso legale;
  • op. formazione-lavoro: si occupa di reperire opportunità formative e lavorative , informare e preparare i beneficiari al mondo del lavoro in Italia, curare l’inserimento degli stessi in percorsi di tirocinio e lavorativi.

Presenza sul territorio: la cooperativa, come consuetudine opera esclusivamente sul territorio limitrofo rispetto alla propria sede legale, al fine di garantire la presenza necessaria per monitorare quotidianamente l’andamento del servizio ed offrire reali spazi di interazione con il territorio.

Lavoro di rete:

  • stretta collaborazione con gli enti locali in cui sono presenti gli alloggi di accoglienza;
  • partner fondatore della rete d’impresa Rifugiati in Rete che coinvolge altre sette cooperative della provincia di Cuneo che si occupano di accoglienza di richiedenti asilo e rifugiati.
  • membro  del coordinamento Non Solo Asilo
  • collaborazione continuativa con l’associazione ASGI (associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione);

Formazione e Supervisione: ogni anno viene stilato un programma formativo in base alle esigenze delle equipe di lavoro, non inferiore alle 30 h; prevista inoltre una supervisione mensile con esperti del settore. Partecipazione a seminari/convegni locali e nazionali.

Metodologia:

  • il progetto individualizzato finalizzato all’autonomia: si costruisce insieme ad ogni persona inserita un progetto individualizzato che prevede, secondo un crono programma, le azioni relative al percorso di autonomia;
  • empowerment & capability,  rendere partecipi i destinatari attraverso un processo di co-costruzione della vita comunitaria.

Strumenti: al fine di applicare una metodologia coerente con le scelte delle equipe, ci si è dotati di manuali interni per ciascuna figura professionale presente nel servizio.

Area MIGRAZIONI

Accoglienza SAI


Alba – Bra

Descrizione

Attualmente la cooperativa gestisce strutture di accoglienza diffusa all’interno del Progetto SAI Cuneo, in particolare sui territori di Alba e Bra, rivolti a titolari di protezione internazionale.

L’obiettivo del percorso di accompagnamento è l’inserimento sociale delle persone accolte, a partire da una presa in carico multidisciplinare, insieme ai servizi territoriali competenti, e da un lavoro su più livelli: linguistico, relazionale, lavorativo, legale, ecc.

Progetti attivi

Progetto di integrazione sociale: Tutor territoriali volontari – Progetto Instradaaa

Istantanee

Come/Dove trovarci

Area MIGRAZIONI

Vittime di sfruttamento


Alba e provincia di Cuneo

Descrizione

La cooperativa è iscritta alla Seconda Sezione del registro ministeriale degli Enti Anti-Tratta e accoglie donne (ex art. 18) vittime di tratta ai fini dello sfruttamento sessuale, sole o con figli. Il progetto vuole favorire l’emersione, la protezione dal sistema di assoggettamento criminale, nonché il reinserimento sociale delle persone sfruttate, che sono accolte in una struttura residenziale protetta.

La cooperativa Alice è parte della rete Anello forte – rete anti-tratta del Piemonte e Valle d’Aosta.

Oltre alle donne vittime di tratta ai fini dello sfruttamento sessuale, il servizio si occupa anche di persone vittime di sfruttamento lavorativo e caporalato, con le stesse finalità di mappatura del fenomeno, emersione e protezione delle persone assoggettate.

Come/Dove trovarci

Progetti territoriali

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