Tessitura e ceramica sono i laboratori da cui ha avuto origine il centro diurno Il coccio e la tela. Alla fine degli anni 80 è stato allestito, come progetto sperimentale per l’inserimento lavorativo di alcune persone con disabilità, il primo laboratorio, aperto il negozio per vendere i manufatti, creata la prima rete di volontari. La tessitura rappresenta uno degli ambiti in cui le persone possono mettersi alla prova sotto l’aspetto dell’autonomia: inoltre, attraverso movimenti che vengono ripetuti in sequenze diverse si mettono in atto e sviluppano capacità oculo-motorie e il controllo dei gesti, mentre il telaio richiede capacità di attenzione e di concentrazione e, per le sue peculiarità, “contiene” l’ansia del vuoto dando un ritmo e una cadenza regolare. Ceramica e decoro permettono, invece, di ottenere un risultato immediato e quindi una gratificazione costante rispetto all’impegno messo e un confronto con le proprie capacità. Due attività che sono proseguite senza interruzione fino ad oggi, così come la gestione della Bottega, il negozio che da alcuni anni ha sede in corso Michele Coppino, negli stessi locali del Centro diurno, dove operatori, volontari e utenti si affiancano nella vendita degli oggetti realizzati, molto richiesti come regali o bomboniere solidali.