Housing sociale per la cooperativa sociale Alice non vuol dire solo dare risposta al “bisogno di casa” in senso stretto. La soluzione abitativa da sola non può costituire la risposta a quella che viene definita vulnerabilità sociale. L’area di intervento si identifica con Casa Pina, il casolare albese donato al sodalizio e diventato il cuore di questo progetto. Casa Pina vuol essere una casa solidale, ma anche un centro di incontro e di scambio, un luogo dove intraprendere un percorso di responsabilizzazione, coinvolgendo più forze in un cammino verso l’integrazione. Un luogo dove sono rispettati i diritti di tutti e che prevede l’assunzione di doveri da parte di tutti. Al beneficiario è proposto un progetto personalizzato complessivo teso all’inclusione sociale in cui l’offerta dell’alloggio fa parte di un vasto intervento di accompagnamento sostenuto da ulteriori servizi integrativi (formativi, educativi, sanitari) che contempla, ai fini dell’efficacia dell’azione, anche altri strumenti come il sostegno al lavoro, alla persona nella sua globalità, alla socialità.
Strutture
Housing sociale
Casa Pina
Alba

La signora Pina, già con il defunto marito, da trent’anni accoglieva presso la propria abitazione persone in difficoltà, offrendo un’accoglienza temporanea per consentir loro di stabilizzare la propria situazione e trovare una soluzione abitativa. Alla veneranda età di 87 anni, la signora ha espresso il desiderio di vedere continuata la propria opera. Il 27 febbraio 2008, di fronte ad un notaio albese, è stato stipulato l’atto di donazione dell’ampia casa colonica di sua proprietà. Nasce così, dall’incontro tra l’energia contagiosa della signora Pina e la professionalità dei soci della cooperativa sociale Alice, l’idea dell’housing sociale Casa Pina. Inizia l’onerosa ristrutturazione della casa e prende forma il progetto: dare una risposta abitativa temporanea a persone in difficoltà in alloggi completamente autonomi, rendere disponibili servizi collettivi, creare una comunità solidale (cucina comune, per momenti conviviali, saloni per attività, lavanderia, spazi esterni) e fornire un supporto psico-sociale alle persone accolte.
La struttura è situata nella prima periferia di Alba, in località Mussotto, ben raggiungibile dal centro città grazie alla rete di autobus urbani ed extraurbani; nelle immediate vicinanze si trovano comodamente tutti i servizi primari (scuole, farmacia, centro commerciale).
La casa si compone di:
- 13 alloggi (7 bilocali, 5 trilocali, 1 quadrilocale) completamente autonomi
- 1 locale comune al pian terreno adiacente l’ufficio degli educatori
- 1 locale lavanderia
- 1 ampio cortile con parco giochi
- 1 cucina industriale
La casa accoglie nuclei famigliari in emergenza abitativa temporanea o persone inserite in percorsi di reinserimento sociale per un periodo massimo di 18 mesi.
La metodologia che guida l’equipe è basata sul concetto di empowerment: un processo intenzionale centrato sulla comunità locale che implica il rispetto reciproco, l’elaborazione critica, il prendersi cura di e la partecipazione del gruppo. Si cerca di promuovere benessere invece di limitarsi a prevenire, si parte dal presupposto che gli ospiti hanno potenzialità e non solo difficoltà e pertanto sono parte attiva nella creazione del loro percorso di vita. Il progetto che si va a delineare è un progetto partecipato, che gradualmente porta all’autonomia. L’accoglienza prevede la stesura di un patto di accompagnamento individualizzato concordato tra le parti (equipe, servizi invianti e nucleo accolto). Sono previsti momenti di verifica per monitorare l’andamento del percorso.
a. Ricerca lavoro
L’accompagnamento ad un’indipendenza lavorativa avviene attraverso differenti azioni condotte da un operatore che ha sviluppato specifiche competenze sull’area e che collabora da anni con le agenzie del territorio: consulenza orientativa, ricerca attiva lavoro, tirocini:
- interni alle strutture della cooperativa: mensa Casa Pina, pulizie nelle comunità, laboratorio alimentare, etc.
- esterni alla cooperativa.
b. Gestione quotidiano
Cura della casa e della persona, accrescere competenze relative alla pulizia della casa e alla cura degli spazi, promuovere la cultura di un benessere globale che includa il vivere in un ambiente sano, pulito e ordinato; accrescere competenze relative alla cura del sé (preparazione pasti, cure mediche); accompagnamento alla gestione economica favorire la propensione al risparmio e promuovere un attento e pianificato utilizzo.
c. Tempo libero
Costruzione di una rete sociale sul territorio; individuazione, sperimentazione e mantenimento di spazi ludico/ricreativi.
d. Supporto psicologico ed educativo
Colloqui individuali; sedute psicoterapeutiche (individuali, di coppia, famigliari); attività di gruppo con l’obiettivo di offrire uno spazio all’interno del quale raccontarsi e dar voce ai propri vissuti, un sostegno per il soggetto o il nucleo finalizzato a rafforzare le capacità di auto protezione, aiutando i partecipanti a reperire le risorse necessarie per superare i momenti di transitoria difficoltà.
e. Supporto alla genitorialità
Offrire informazioni, orientamento e sostegno per conoscersi meglio e per acquisire una nuova modalità di stare nella relazione con i propri figli, con spontaneità, consapevolezza, favorendo processi di cambiamento attivatori di strategie per la soluzione di problemi quotidiani.
f. Percorsi di scolarizzazione
Favorire l’apprendimento e/o il perfezionamento della lingua italiana; favorire il completamento del ciclo di studi (es. licenza media, diploma) e/o il superamento di esami (es. patente di guida).
g. Ricerca casa
Favorire l’individuazione di una nuova collocazione abitativa adeguata e sostenibile. Negli ultimi mesi del progetto, l’équipe accompagna gli ospiti nel percorso di individuazione di una nuova risorsa abitativa.
L’équipe
È un équipe multidisciplinare supervisionata da uno psicoterapeuta.
Portierato sociale
All’interno della casa è presente un servizio di portierato sociale. Questo nucleo famigliare ha l’obiettivo di monitorare e se necessario intervenire su alcuni aspetti: frequentazioni della casa, rispetto del regolamento di condominio, relazioni sia all’interno degli alloggi che tra i diversi condomini, oltre ad offrire uno spazio di ascolto e di confronto al bisogno e creare sinergie reciproche con gli ospiti per la gestione di aspetti quotidiani (gestione e assistenza bambini, accompagnamenti, …) La presenza di una famiglia residente offre inoltre il valore aggiunto della testimonianza che il vivere è una fatica di tutti e ciò nonostante esistono modelli positivi di sostenibilità e crescita collettiva.
I volontari
Il ruolo del volontariato assume un’importanza rilevante al fine di favorire maggiormente la costruzione e il consolidamento della rete sul territorio. Le attività dei volontari coadiuvano le azioni dell’équipe sostenendo ulteriormente il raggiungimento dell’integrazione sociale e l’autonomia degli ospiti.
In aggiunta alle attività strettamente correlate all’housing e in particolare ai percorsi individuali di reinserimento sociale, Casa Pina organizza e sviluppa una serie di progetti finalizzati a:
– inserimenti lavorativi
– socializzazione e integrazione con il territorio.
Fra i principali ricordiamo:
- “Mensa Casa Pina”: preparazione quotidiana dei pasti delle strutture della cooperativa;
- “La Cucina di Pina”: laboratorio alimentare finalizzato alla vendita di prodotti culinari (www.lacucinadipina.com)
- Cene a tema in collaborazione con le associazioni del territorio
- Progetti di interazione e integrazione con il territorio (partecipazione alle feste e agli eventi del quartiere o attività a Casa Pina come giochi per bambini o cinema all’aperto)
Sede dell’Housing Sociale Casa Pina
Referente: Sara Fassino
Mail: socialhousing@coopalice.net; fassino@coopalice.net
Corso Canale 126 – 12051 Alba (Cn)
Tel e fax +39 0173 33 47 5
Cell. +39 3351511234